C’era una volta il Mondo bello e felice, splendente e rigoglioso con tutte le sue creature che vivevano in armonia e libertà. VIVO!
Molto orgoglioso di sé e delle sue qualità, si pavoneggiava con tutto l’Universo perché indossava il suo più bel vestito: mostrava un cielo luminoso quasi accecante… un mare cristallino popolato unicamente dai suoi “legittimi” abitanti… a grattare il cielo c’erano solo le cime maestose delle montagne e a calpestare la terra animali liberi e padroni del loro destino, che danzavano al ritmo dei cicli stagionali…Mari, monti, laghi, fiumi, animali, tramonti, colori incredibili! Una Natura così bella da togliere il fiato.
Poi è arrivato l’Uomo. E la Terra, generosa e ospitale, l’ha accolto donandogli se stessa. Lui l’ ha esplorata in lungo e in largo e ha iniziato a urbanizzare tutto, troppo! La Terra, accogliente, ha continuato a lasciargli spazio e lo ha lasciato fare. Lui ha portato con sé le bellezze artistiche e il progresso: in molti casi è stato davvero utile, tanto che il Mondo ne ha riconosciuto a tal punto i vantaggi da sacrificarsi in parte, perché fiducioso nelle sue scelte. Ma Lui ha voluto sempre di più, infliggendo ferite dolorose e quotidiane alla Terra che, incredula per essere stata tradita e troppo sofferente per restare in silenzio, ha iniziato a manifestare il suo disagio, a lamentarsi, mandando all’Uomo severi avvisi. Lui, indifferente, ha continuato a sfruttarla pensando di possederla – perché è questo che tende sempre a fare l’uomo, a possedere le cose e spesso anche le persone – per poi tradirla a suo piacimento e nei più svariati modi; ambizioso, cacciatore, violento, invasore e distruttore, si è lasciato tentare dal facile inganno delle cose artificiali e materiali, da soddisfazioni anche brutali e smanie di potere, dimenticando che l’unica reale bellezza è nell’Essenza, che si trova solo nella Natura e nell’Anima.
La Terra ha perdonato tante volte l’Uomo, che però incurante ha continuato imperterrito con le sue devastazioni ed i suoi scempi. I suoi tradimenti erano troppi e il Mondo soffriva e si ammalava sempre più per i continui soprusi fino a quando, stremato, non ha retto più il danno e ha iniziato a gridare! Adirato ed ingiuriato senza tregua in tutte le sue bellezze, è stato costretto a fermare la mano dell’Uomo rinchiudendolo in casa e buttando via le chiavi per un pò…
Quanto stupido è stato ed è l’Essere Umano a lasciarsi sempre tentare da “altro” e a non capire quanto di bello ha spesso per le mani.
“There isn’t a plan(et) B”
In questo periodo in cui siamo obbligati nelle nostre case cerco di immaginare come è lì fuori, e quanto sarebbe bello poter fare ora un giro per il Mondo… per vederlo adesso… finalmente in pace e libero dalle continue violenze, quelle che gli vengono inflitte quotidianamente da tutti noi, nessuno escluso.
A spasso con la fantasia…immagino di vederlo respirare finalmente, prendere fiato quasi incredulo di fronte a tanta tranquillità, inaspettato silenzio e inusuale rispetto. Illuso, ci sta quasi prendendo gusto. E allora ecco le aquile sorvolare i cieli delle nostre città, delfini e squali nuotare liberamente nel “mio” Golfo di Napoli, nuovamente legittimi padroni dei propri habitat, di casa loro.
Il Mondo, senza di noi, sta davvero bene; del resto siamo noi ad aver bisogno di lui e non viceversa.
Purtroppo non ci sono bastati i continui campanelli d’allarme, le sue periodiche richieste d’aiuto e di considerazione. A volte ha cercato di avvisarci anche bruscamente, con terremoti, tsunami, uragani, ma niente è valso a spaventarci e fermarci. E allora il Mondo non ha avuto altra scelta perché al limite della sopportazione e, arrivato quasi al collasso, ha dovuto diventare più crudele pur di farsi ascoltare costringendoci in uno stato di cattività mai vissuto precedentemente; e così adesso siamo noi quelli in prigione e mortificati nei nostri movimenti e nelle nostre libertà. E lo siamo tutti, in tutti i Paesi, così che nessuno possa scappare senza prendersi le proprie responsabilità. Eh si, stavolta ci tocca cambiare perché niente più sarà come prima. Ed è inutile fare il conto alla rovescia per potere uscire di nuovo a far danni, forse anche peggiori di quelli passati. Le nostre coscienze saranno costrette a cambiare, e con esse il nostro modo di rapportarci alle persone e all’ambiente.
Nel frattempo posso solo immaginarmelo il nostro meraviglioso Mondo, dove la Natura continua a fare il suo corso, a prescindere da noi, anzi a maggior ragione . E deve essere davvero bellissimo, spettacolare.
Immagino il Cielo che respira finalmente privo di smog, e delle emissioni industriali… (C’è anche l’inquinamento luminoso che è una bella piaga, ma purtroppo quella è un’altra storia).
Immagino il Mare e i suoi abitanti un po’ più liberi dall’invasione quotidiana dei rifiuti, dagli scarichi nocivi ed inquinanti di navi e piattaforme petrolifere, da barche troppo rumorose, o da modalità di pesca sconsiderate.
Immagino le Città deserte, che riposano dal traffico, dai suoni assordanti che produciamo, dalla sporcizia che riversiamo nelle strade.
Immagino fiumi più ricchi di acqua perché in pausa dai continui prelievi che li impoveriscono, o dai concimi agricoli che li contaminano costantemente.
Immagino boschi liberi dalla deforestazione e dagli incendi, con gli animali che si aggirano tra gli alberi senza paura di essere cacciati.
Vedo l’egoismo lasciare il posto al senso di solidarietà, cui è stato infine – seppur tardivamente – riconosciuto il giusto valore.
Vedo persone desiderose di vedersi e abbracciarsi, e riflettere solo ora su quanto questo fosse importante.
E allora finalmente posso sognare davvero.
Sogno un Mondo nuovo dove la Foresta Amazzonica non bruci più.
Sogno un Mondo dove gli animali non siano più preda di una caccia scriteriata, o continuamente a rischio di estinzione per il commercio illegale, il bracconaggio, l’impossibilità di adattarsi ad un ambiente snaturalizzato.
Sogno un Mondo in cui i cambiamenti climatici non arrivino a creare danni irreparabili: basti pensare all’innalzamento del livello del mare o alle tempeste, agli uragani, alle ondate di calore estremo, allo scioglimento delle calotte polari; un Mondo in cui il riscaldamento globale sia finalmente limitato.
Sogno un mondo in cui l’uomo capisca che ci sono limiti da non dover mai superare e che ponga rimedio a quelli che lo sono già stati.
Sogno un mondo dove l’uomo non faccia più l’errore di sottovalutare le conseguenze evidentemente derivanti dalle sue scelte troppo spesso improntate solo al potere.
Sogno un mondo dove il rispetto, la lealtà, la speranza tornino prepotenti e dove il concetto di giusto e sbagliato rientri finalmente nei nostri comportamenti e nelle nostre scelte.
Sogno un Mondo dove saremo tutti più semplici, trasparenti, veri, a partire dai nostri gesti quotidiani.
Ma ho ancora paura. Paura di quando avremo di nuovo il “via” per uscire dalle nostre case: paura che non ci sarà memoria di tutto ciò che è accaduto; paura che non ci sarà consapevolezza che non è affatto finita. Paura che non si capisca che il cambiamento dovrà partire da dentro di noi. Sarà doveroso approcciarsi al mondo, all’ambiente e agli altri in maniera completamente diversa, più rispettosa e consapevole.
“Se un uovo viene rotto da una forza esterna, la Vita finisce. Se viene rotto da una forza interna, una Vita inizia. Le grandi cose iniziano sempre da dentro. Siamo nati per rinascere.”
Le cose cambiano davvero velocemente: io stessa solo qualche mese fa avevo un preciso orizzonte davanti ai miei occhi, e oggi ho un panorama completamente diverso. E va bene cosi, perché è vero che siamo noi gli autori del nostro destino, ma sono fermamente convinta che spesso anche le circostanze ci indichino la strada giusta e ci aiutino a dare un senso a tutto, contribuendo a chiarirci le idee; bisogna però assolutamente fare sempre tesoro di ciò che viviamo; non possiamo più rimandare, ognuno di noi deve contribuire modificando comportamenti o abitudini sbagliate;per cambiare il mondo dobbiamo cambiare noi!
“Agisci come se quel che fai facesse la differenza, perché la fa!”
William James
Anche se è forte ormai il rimpianto per quello che avrebbe potuto essere e non abbiamo evitato, le possibilità per rimediare ci sono ancora, ma non saranno infinite. Ognuno di noi sa certamente dove e come poter agire per cambiare e modificare azioni e comportamenti sbagliati: “auto-educarci”, è questo che deve accadere! Prima inizieremo e prima prenderemo l’abitudine a farlo, correggendo via via il tiro. Educazione e pratica, prima la coscienza poi la condotta! E soprattutto la piena consapevolezza di avere delle responsabilità importanti e determinanti.
Non vorrei apparire qualunquista o fare facile retorica, ma correrò il rischio se questo potrà contribuire a smuovere un po’ le nostre coscienze; troppo facile utilizzare etichette scontate onde evitare di fare i conti con la necessaria integrità morale.
“La risposta alla catastrofe non consiste nel ristabilire l’ordine precedente, ma nel crearne uno che prima non c’era”
Boris Cyrulnik
E’ molto buono il nostro Mondo, e presto ci darà ancora una possibilità restituendoci le chiavi delle nostre case; e allora potremo uscire di nuovo. Ma sarà bene farlo in punta di piedi, imparando a custodirlo, e a custodirci gli uni gli altri. Tenendo bene a mente che di questa Terra non siamo padroni, ma ospiti.
“ Adesso andiamo a reinventarci la Vita”
Dott.ssa Mariachiara Ruggiero
Sociologist & Victory Mental Performance Coach
Victory Mental Performance Coaching – The art of enhancing the mind and turning doubts and anxieties that hinder performance into strengths and motivators.