Filosofia e Sport possono apparire due mondi molto distanti tra loro, in realtà non lo sono affatto. Rappresentano rispettivamente la mente ed il corpo, la cura dello spirito e del fisico, stretti in un legame antichissimo ed indissolubile.

UN PO’ DI STORIA

Lo Sport si è evoluto insieme all’uomo prendendo una direzione sempre più netta e imprescindibile per garantire   lo sviluppo armonico e corretto di scheletro, muscoli ed articolazioni. Fin dalla preistoria, quando l’uomo viveva di caccia necessitava avere un corpo in salute, che fosse atletico e scattante, per non soccombere alle sfide che la natura gli presentava e per garantire dunque la propria sopravvivenza. Ed ecco che le danze rituali, oltre che propiziatorie, erano utilizzate come vere e proprie pratiche ginniche per avere un fisico prestante ed allenato. Anche nelle civiltà mesopotamiche si praticavano alcune discipline specifiche – come la lotta, l’equitazione, il nuoto – per esercitare e preparare gli uomini alle battaglie.

Sarà poi nell’antica Grecia che lo Sport per la prima volta diventerà vera e propria attività fisica di ampia diffusione, ispirata dalla religione, dall’estetica e dalla sua funzione educativa. Gli Elleni furono i primi a calendarizzare ed organizzare le competizioni sportive; è qui che nascono infatti le Olimpiadi nel 776 a.C. con la corsa, il salto in lungo, il lancio del giavellotto, il lancio del disco, la lotta, l’equitazione e i vari sport di combattimento per allenare i guerrieri.

L’agonismo permeava tutte le pratiche sportive e si estendeva poi alla vita politica, sociale, alla guerra, alla filosofia: nella Grecia Classica infatti il culto del pensiero ben inserito in un corpo atletico ed allenato era requisito necessario per essere uomini e cittadini migliori e virtuosi, giusti, leali, degni. Nell’Accademia di Platone, definita da Cicerone la più celebre palestra del mondo, i giovani passavano dalla sala da ginnastica, dove imparavano a lottare, ai portici dove dialogavano apprendendo l’arte della retorica e dell’intelletto.

Da sempre i Greci hanno rincorso un ideale di bellezza che tendesse alla perfezione: la filosofia e lo sport erano mezzi necessari per il raggiungimento del vigore dell’anima e del corpo, indissolubilmente intrecciati tra di loro. Il luogo destinato a tale auspicata formazione era il Ginnasio, la scuola-palestra dove si allenavano contemporaneamente il pensiero ed il fisico. Gli stessi filosofi erano degli sportivi: sia Socrate che Platone erano assidui e convinti praticanti di lotta e di pancrazio (una sorta di lotta e pugilato insieme).

Platone inoltre insisteva sull’importanza dello sport democratico, aperto anche alle donne, dati i suoi effetti benefici e terapeutici di cui tutti dunque potevano e dovevano usufruire.Nei suoi più famosi Scritti egli asseriva che mente e corpo andavano entrambi preparati poiché con il solo sport si tendeva ad un’eccessiva brutalità, mentre con la sola musica o poesia o qualsiasi altra arte mentale si tendeva ad una tenerezza troppo spiccata. Esercitare entrambi invece indirizzava alla perfezione ed al massimo arricchimento dell’essere umano.

Secoli più tardi, vediamo che con il fascismo l’educazione fisica diventa una vera e propria disciplina scolastica per sottolineare come l’esercizio sia fondamentale a partire fin dai primi anni di vita, e così le pratiche sportive prendono il via diramandosi nelle più svariate discipline.

Oggi lo Sport ha raggiunto una dimensione matura: è praticabile da tutti ed ha una rilevanza socio-culturale riconosciuta. E abbiamo piena consapevolezza dell’importanza della formazione fisica fin da bambini, e del suo costante perseguimento poi anche in età adulta e più avanzata, come strumento indispensabile per il benessere psicofisico.

Se corpo e mente vengono stimolati, interessati, allenati con uguale attenzione, il benessere psico-fisico raggiungerà il suo apice in un ottimale equilibrio che rende l’uomo sano, vivo, brillante.

Filosofia e Sport sono uniti in un circolo virtuoso in cui una alimenta l’altro e viceversa: praticare esercizio fisico rasserena e ravviva i nostri pensieri; e avere pensieri positivi e sani ci accosta allo sport e alle nostre attività quotidiane con la maggiore forza e robustezza possibili.

ALLENARE LA MENTE

I Greci ci avevano visto giusto perché in effetti anche il cervello è assimilabile ad un muscolo che va allenato. La Neurogenesi ci insegna che a qualsiasi età produciamo cellule neurali nuove, basta attivare la mente: non dobbiamo mai smettere di tenerla viva ed anzi stimolarla di continuo.

Come fare per preservare e migliorare le capacità cognitive? Ecco alcuni consigli:

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