I sentimenti sono il risultato delle emozioni; e le emozioni sono collegate alla nostra personalità.
Mente e sentimenti sono completamente legati tra loro, anche se i secondi sembrano spesso partire dalla nostra pancia o dal nostro cuore, più che dalla nostra testa. Può capitare di sentire le famose “farfalle nello stomaco” o un “sano batticuore”, o ancora le gambe che tremano, le mani che sudano… eppure sono tutte sensazioni che in realtà partono proprio dalla mente; ma la differenza la fa il fatto che ciò avviene in maniera del tutto incontrollata ed inconsapevole! Non “decidiamo” di sentirci in un certo modo, di provare sensazioni; accade e basta. Ed è bellissimo…Una persona, una situazione ambientale, un paesaggio, ma anche semplicemente una musica o un libro possono scatenarci reazioni inaspettate, belle o brutte che siano; un feeling che in realtà è un messaggio per noi stessi, su ciò che ci piace di più e ciò che ci piace meno. Certo ci hanno insegnato ad avere pudore dei nostri sentimenti, ad avere contegno. In effetti in alcune circostanze sarebbe sbagliato dagli libero sfogo: pensiamo alla rabbia incontrollata, a sentimenti di possesso,… ma anche ad un eccesso di smancerie…no, no per carità! E’ bene evitare gli eccessi, così pero come i difetti. Forse siamo diventati davvero troppo contenuti, sempre un passo indietro rispetto a ciò che sentiamo, molto più orientati al “fare” che al “provare”, molto più dediti alle cose urgenti piuttosto che a quelle importanti!
A seconda di come parliamo a noi stessi, viviamo in un modo o in un altro e percepiamo una certa realtà oppure una altra
(Oscar González)
È da un po’ che io invece ho scoperto quanto sia bello e liberatorio “professare” I propri sentimenti: un ti voglio bene, una telefonata in più o anche solo un messaggino per i più timidi, e poi il contatto fisico, una carezza, un abbraccio, restituiscono energia e benessere: è scienza del resto, basti pensare all’ossitocina che si sprigiona dal contatto fisico con una persona con cui stiamo bene, rendendoci forti, meno vulnerabili, più consapevoli e positivi. E forse in questo momento in cui non ci possiamo abbracciare, apprezziamo di più quanto potrebbe essere bello farlo. Però possiamo dare spazio alle parole; ma non solo a dichiarazioni d’affetto. La cosa più bella dell’ aprirsi e dire ciò che si pensa, come stanno le cose, cosa passa per la mente, non nascondersi insomma, è che ciò ci rende più liberi e aperti alla vita e alle persone. Troppo spesso ci sono parole non dette che lasciano strascichi dietro di sé, che impediscono ai rapporti di crescere, evolversi, trasformarsi… La sincerità, ecco, ma soprattutto la non omissione, palesarsi…questo è importante.
Nessuna paura, i mostri non esistono… cosa potrebbe succedere? Non raccogliere i frutti sperati? Poco cambierebbe rispetto a prima. E se invece accadesse il contrario? E se i nostri sentimenti (e non parlo di quelli amorosi, ma di tutti in genere, anche di lamentele volendo) venissero accolti? La soddisfazione e la pienezza interiore non hanno eguali in quel caso e, credetemi, val la pena provare! E la cosa incredibile è che il riscontro positivo c’è, praticamente sempre! Impariamo qualcosa da questa pausa, largo alle dichiarazioni!