Un fenomeno che mi affascina molto: è quel processo attraverso il quale si producono cellule neurali nuove. Ma la cosa più interessante, scientificamente provata, è che ciò non avviene – contrariamente a come si credeva un tempo – solo in età infantile, ma anche in quella adulta. Per far si che si verifichi la neurogenesi bisogna semplicemente “attivare la mente”.
Facile vero? Già solo questo può garantire una mente sana. Allora spazio alla fantasia: studiare una lingua, imparare a suonare qualche strumento, o semplicemente anche una poesia a memoria, leggere un libro, informarsi… rendiamoci conto di quanto questo oggi sia facile rispetto al passato, le notizie volano e in pochissimi secondi possiamo attraverso un cellulare, un computer, una televisione informarci su qualsiasi argomento o disciplina.
E quindi possiamo farlo tranquillamente anche in questo periodo, forse ancora di più perché le giornate sono meno frenetiche del solito. Di norma abbiamo tutti molti impegni, le nostre giornate corrono veloci, a me spesso 24 ore non bastano. Adesso invece abbiamo quel tempo, cui in definitiva aneliamo spesso, per gestire I nostri “arretrati”, padroni di tenerci occupati come meglio crediamo, senza doverci sentire in colpa come spesso accade quando ci fermiamo perché smettiamo di essere produttivi, come invece sentiamo di dover fare a tutti costi.
“ chiedeti sempre cosa faresti se non avessi paura”
Bisogna cercare di pensare positivo, e invece di fissarsi sui propri limiti rispetto a qualcosa che non riusciamo a fare, pensare ai propri punti di forza e a quel che potremmo migliorare di noi stessi per sentirci meglio, e avere un po’ di inventiva per interessarci a qualsiasi cosa ci piaccia…studiarla a fondo (ma quanto è bello studiare e imparare sempre!) e poi metterla in pratica appena possibile.
E bisogna anche essere coraggiosi: affrontare di petto le situazioni difficili, adattarsi se necessario a quelle nuove e non tirarsi indietro di fronte a inaspettate opportunità, anche rischiose, se ci si sente di volersi cimentare. Uscire dalla propria “Confort Zone” aumenta la sicurezza di sé ed evita il rimpianto per non averci provato. Si, è una delle cose che vi raccomando con maggiore forza e convinzione: uscite dalla vostra zona di confort, dove tutto è sicuro, perché è fuori che ci potrebbe essere qualcosa di eccezionale, qualcosa che ci emozionerà oltre misura e che magari ci porterà all’essenza della vita, laddove potremo attingere a forze celate ma vitali per noi che ci faranno sentire pieni, vivi, felici, e solo allora capiremo finalmente che correre freneticamente alla ricerca della felicità è spesso un viaggio inutile che ci fa sprecare tempo ed energie…perchè la felicità parte da dentro, dentro di noi. E se riusciremo ad arrivare a questo allora cambierà proprio il nostro approccio alle cose, anche quelle più semplici. E tutto sarà finalmente molto esaltante e vero.