Se vi sentite un po’ giù di tono nei mesi invernali può essere del tutto normale, non preoccupatevi. Il ciclo della luce e del buio, il loro alternarsi cambiano, e questo può già di per sé bastare ad alterare il nostro equilibrio psicofisico. Si passa infatti meno tempo all’aria aperta, le attività fisiche e ludiche diminuiscono e l’alimentazione cambia. Capita spesso, pertanto, di sentirsi in difficoltà; ma con dei piccoli accorgimenti, e armandosi di buona volontà, affrontare la stagione fredda non sarà più un problema.
Tutto questo ha un nome: sia che lo chiamiamo Winter Blues, depressione invernale, nella sua forma più lieve, o SAD ( Seasonal Affective Disorder ), come fu definita dallo psichiatra Norman E. Rosenthal ed altri specialisti nel 1984 nella sua versione più accentuata, questa patologia colpisce moltissime persone durante i mesi più freddi e grigi dell’anno, ed ha il suo picco nel terzo lunedì di gennaio di ogni inverno.
Per sua stessa definizione esso e’ un malessere stagionale, quindi di norma passeggero, e ciò ci può rassicurare; ma non per questo va sottovalutato perché i suoi sintomi sono reali e seri.
La cosa più importante da tenere in considerazione è che mente e corpo non sono mai slegati; lavorano sempre in coppia e il benessere dell’uno significa il benessere dell’altro. Dunque, bisogna prendersi cura di entrambi.
Ci sono delle cause ben precise del perché si verifichi questo fenomeno, ed altrettante soluzioni per affrontarlo e risolverlo.
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